giovedì 27 marzo 2014

L'ospedale di Osimo chiude. Ecco chi veramente l'ha voluto

Cari cittadini osimani, la politica si arroga il diritto di decidere sulla salute dei cittadini osimani e di tutta la Valmusone! Hanno deciso che Osimo dovrà fare a meno dei Primari di Pneumologia, Chirurgia e Medicina, dopo aver di fatto tolto quelli di Urologia e Ginecologia nell’attesa della nascita del nuovo polo ospedaliero all’Aspio, il cui inizio dei lavori è ancora lontano dall’avvenire.
Il tutto gravato anche da carenze organiche e strutturali (mancanza di infermieri in Pronto Soccorso, mancanza di ginecologi ed ostetriche in Ostetricia e ginecologia, precariato pluriennale in diversi reparti con ovvia migrazione dei professionisti non appena si presenti un’altra possibilità lavorativa) sopperite ove possibile dalla grande dedizione, professionalità e senso del dovere del personale in servizio. Questi politici, cari cittadini, vi chiederanno il voto alle amministrative quest’anno e alle Regionali il prossimo anno!
Prima di votare, però ricordatevi che le cose succedono perché qualcuno lo decide e perché altri non si oppongono. Le scelte politiche sono state prese dalla Giunta del Presidente Spacca (PD) che evidentemente non è stato soddisfatto delle migliaia di preferenze prese ad Osimo alle ultime regionali del 2010! Se l’Ospedale chiude, l’ha deciso il PD! Il secondo attore politico su cui puntare il faro delle responsabilità è “palaDino” Latini, che ha appoggiato la candidatura di Spacca a Presidente Regionale nel 2010 dietro la promessa di un accordo per il potenziamento dell’Ospedale nel 2009 totalmente disatteso, ma che ha la responsabilità (come lui stesso ammette in questo comunicato, con buona pace del Sindaco Simoncini che aveva detto di aver letto molte inesattezze nella nostra analisi sull’Ospedale…) di aver preferito la sua personale sopravvivenza politica all’interno della maggioranza con la speranza di garantirsi un posto al sole nel futuro, con la difesa dei diritti dei cittadini che gli hanno permesso di sedere in quella poltrona ben pagato da noi contribuenti.
La proposta inaccettabile di un Ospedale privato è la banale scappatoia, il fumo negli occhi dei cittadini che si fidano di lui, messa in atto da chi si rende conto di aver messo la propria ambizione politica al primo posto rispetto alla rappresentanza dei diritti basilari degli osimani. E adesso che le strade per lui in Regione si fanno sempre più anguste per trovare un posto al sole alle prossime elezioni regionali del 2015, vuoi vedere che forse si ripresenterà alle Comunali come candidato Sindaco?
Se l’Ospedale di Osimo chiude, è perché Latini ha continuato ad appoggiare la maggioranza PD in Regione! Il terzo NON-attore politico è il candidato Sindaco del PD Simone Pugnaloni, che si trova nella spiacevole condizione di dover far sentire la propria voce all’interno di un partito con gerarchie, correnti politiche e interessi di potere più grandi di lui. Ricapitoliamo cosa ha detto su questo tema… mmmh, aspettate, dunque… drive-in, Corridoni, start-up… no, come si dice quando un giocatore che aspira ad essere protagonista rimane in panchina e non entra in partita: NON ENTRATO! I cittadini osimani hanno diritto ad un servizio sanitario pubblico efficiente e qualificato, al pari di tutti i cittadini italiani. Ricordatevelo quando questi professionisti della parola vi chiederanno di mettere la crocetta.

Movimento 5 Stelle

sabato 22 marzo 2014

 Parte all’insegna della partecipazione il progetto della sinistra osimana, presentato venerdì sera alla sala Astea dal candidato a sindaco Fabio Pasquinelli. A tenere a battesimo la lista “L’Altra Osimo” molti candidati – dall’ex consigliere Sandro Cittadini a Nerina Bianchetti, dal membro della Rsu Roal Marisa Coppari al giovanissimo Pietro Renzulli – ma anche tanti protagonisti delle battaglie sociali degli ultimi anni come, Alberto Orioli del Comitato per l’acqua pubblica, Angelo Marini del Comitato No Prg e l’ex parlamentare Luigi Giacco. Nomi che fanno chiaramente intendere gli obiettivi del progetto, fare uscire Osimo dalla crisi investendo su tre priorità: lavoro, ambiente e beni comuni.  “Nella nostra città – ha detto Pasquinelli – la crisi economica è diventata crisi sociale e politica a causa dell’inerzia della giunta Simoncini. L’aumento esponenziale della disoccupazione, le delocalizzazioni, la chiusura di tanti esercizi commerciali hanno prodotto l’incremento della povertà. Oggi siamo gli unici ad avere un programma che dice chiaramente le cose da fare. Per esempio, esistono legge regionali fatte dalla sinistra per disincentivare le delocalizzazioni che sono state accantonate, guarda caso, dopo l’alleanza regionale tra il Pd, l’Udc e le Liste civiche. Il Comune, anziché perdersi in sterili polemiche, può e deve agire nei confronti della Regione affinché quegli strumenti vengano rifinanziati. Così come può agire direttamente per agevolare l’accesso al credito per chi vuole investire nel territorio su ricerca e innovazione”. Tra le proposte indicate da “L’Altra Osimo” anche l’istituzione di un reddito di cittadinanza indiretto mediante agevolazioni tariffarie e servizi gratuiti per disoccupati, precari e pensionati con la minima. Su ambiente e urbanistica la parola d’ordine è stralcio dell’attuale piano regolatore, stop al consumo di suolo, interventi di ristrutturazione e riqualificazione ecologica per offrire risposte concrete all’emergenza abitativa, ripristino dell’uso agricolo dei terreni edificabili, blocco delle lottizzazioni. “Ovviamente – conclude Pasquinelli – interverremo affinché sia rispettata la volontà espressa dai cittadini con i referendum del 2011 su acqua e beni comuni. L’obiettivo è la ri-pubblicizzazione dei servizi essenziali e un progetto rifiuti zero finalizzato a incentivare il riuso dei materiali
Conclusione di Fabio Pasquinelli — presso Sala Astea, Osimo.