venerdì 25 aprile 2014

Il buon giorno si vede dal mattino

immagineIl Movimento 5 Stelle prende molto seriamente l’impegno assunto nei confronti dei propri concittadini. La nostra città ha bisogno di un cambiamento radicale ed è anche dai piccoli gesti che si vedono la coerenza e l’impegno di una forza politica. Abbiamo raccolto il numero massimo di firme per la presentazione della nostra lista.
Per il dovuto rispetto delle 302 persone che ci hanno onorato del loro appoggio e della loro fiducia, abbiamo voluto essere i primi a presentarci all’Ufficio Elettorale del Comune stamattina, giorno di inizio ufficiale della campagna elettorale.
Fin da ieri sera alcuni nostri attivisti hanno pernottato in auto in Piazza del Comune e stamattina alle ore 6.00 sono stati raggiunti dal resto del gruppo. Un pò assonnati ma felici, tra chiacchiere ironiche e termos di caffè caldo, ci siamo commossi pensando che questo nostro debutto ufficiale cade in una giornata altamente simbolica, il 25 aprile, il giorno della Liberazione.
Così siamo orgogliosamente entrati in Comune per primi, a simboleggiare in qualche modo una nuova Liberazione, quella dall’oppressione del sistema marcio della vecchia politica che ha portato il nostro Paese allo sfascio. Il Movimento 5 Stelle è stata così la prima lista elettorale ufficialmente presentata per le elezioni amministrative del 25 maggio 2014.
Il buon giorno, è proprio il caso di dirlo, si vede dal mattino.

I candidati a sindaco di Osimo? Sono come i Fantastici 4

fantastici4OSIMO
Vi vorremmo parlare di quello che sta avvenendo in Ucraina, di come sia possibile che l’Europa e l’Italia sostengano un governo come quello di Kiev che tollera che vi siano nelle strade principali della città cartelloni con scritte tipo “10.000 dollari per un moskal”. Dove moskal è il termine dispregiativo che gli ucraini (una parte) utilizzano per definire i russi. Soldi messi a disposizione da un oligarca ucraino per coloro che uccidono un russo. Ora quando Grillo ha parlato a sproposito di Primo Levi e dei campi di concentramento si è alzato un polverone da tutte le parti e su tutti i media. Non una parola è stata detta sul fatto che l’Europa da il benvenuto al suo interno un governo fascista come quello di Kiev per la quale la vita di un russo vale zero. Ma forse certe pratiche fasciste sono ormai diventate la prassi dentro l’UE e il ricordo della tragedia dei campi di sterminio nazisti viene utilizzato solo per fare retorica strumentale. Ma agli osimani probabilmente interesserà di più l’imminente elezione a sindaco per la quale sono in corsa i “Fantastici 4”. Ed allora analizziamoli uno alla volta. Dino Latini, professione avvocato, sostenuto da liste civiche e centrodestra è certamente l’uomo di gomma. Le critiche su di lui rimbalzano ed è in grado di allungare le mani ovunque. In regione come in città ha le mani in pasta dappertutto e corre per mettere le mani sulla città per la quarta volta consecutiva (Simoncini è solo un suo fedele scudiero). Ci dicono che la democrazia dell’alternanza è il male minore ma ad Osimo rischiamo di sotterrare pure quella. Chi vota Latini vota per la morte dell’alternanza e della democrazia. Simone Pugnaloni, sostenuto dal PD, ha proprio nel suo roccioso partito di apparato il suo punto di forza, quindi non può che essere La Cosa. Un partito che riesce ancora a far credere agli italiani che è un partito di sinistra(!). Chi vota Pugnaloni, vota per il cambiamento che non cambia nulla. David Monticelli, professione bancario (!), è il candidato a sindaco per il M5S e non può che essere la donna invisibile. Come tutte le donne affascinanti si fa desiderare e distribuisce 2 di picche a tutti gli spasimanti che cercano accordi con lui. Chi vota Monticelli vota per un bel quadro da ammirare. Speriamo che quando si tratterà di prendere delle decisioni dentro le istituzioni, non finisca per diventare invisibile come il suo partito (ops scusate, movimento) che nel nome della sua purezza finisce sempre per far governare PD e PDL assieme, in modo tale che agli italiani non venga risparmiato nulla. Infine, abbiamo il rosso Fabio Pasquinelli, professione avvocato, sostenuto dalla sinistra e dai comunisti che non può che essere “la torcia umana”. Come infiamma lui il popolo durante i comizi non lo infiamma nessuno e sicuramente è in grado di scaldare i cuori degli osimani. Speriamo solo che non si bruci, VOTIAMOLO. Buona campagna elettorale a tutti ed invitiamo i cittadini osimani alla prima edizione di “Bella Ciao!” in piazza Europa (vicino la Sacra Famiglia), giovedì 24 aprile. Dalle 19 alle 24 esibizioni musicali ed artistiche, stand con porchetta e vino rosso. 

Partito della Rifondazione Comunista “Wilfredo Caimmi” Osimo

giovedì 24 aprile 2014

Conferenza Professor Mancini

Deludente quanto scontata la relazione del professor Mancini all’incontro organizzato dalla lista Tsipras/l’altra Osimo con la sinistra; un concentrato di luoghi comuni che ci sentiamo ripetere dalla sinistra sistemica su quanto è bella l’Europa della solidarietà e della pace da opporre al liberismo, quell’Europa che vedono da oltre un ventennio solo nelle loro menti allucinate. In particolare ci si è soffermati sull’aspetto economico e sociale, alludendo a sistemi alter-capitalisti che grazie alla sinistra, magari (udite udite!) anche alla sinistra del PSE sarebbe possibile far affermare nello spazio europeo, insieme a politiche di inclusione e di fratellanza fatte risalire all’utopia spinelliana e, addirittura, alle lettere dei partigiani.

domenica 13 aprile 2014

sei domande a Pugnaloni

sei domande a Simone Pugnaloni sul futuro di Osimo

immagineA Simone Pugnaloni, candidato sindaco del PD alle prossime elezioni comunali di Osimo, abbiamo 6 domande da rivolgere, fondamentali per il futuro del nostro territorio e dei suoi abitanti, su cui il partito al quale appartiene, a livello regionale e/o nazionale, ha preso da tempo posizioni che vanno contro il buon senso, contro la logica del bene comune e quindi contro l’interesse dei cittadini. Simone Pugnaloni ad Osimo cosa intendi fare?

1) Rifiuti: sei a favore della strategia rifiuti zero, che può creare posti di lavoro, ridurre le bollette, rispettare l’ambiente, o vuoi continuare a puntare sulle discariche e gli inceneritori come il PD?

2) Acqua pubblica: vuoi rispettare l’esito del referendum popolare del 2011 per la ripubblicizzazione del servizio idrico, con conseguente restituzione della quota relativa alla remunerazione del capitale investito indebitamente richiesta ai cittadini, o fai orecchie da mercante come il PD?

3) Scempio delle grandi centrali a biogas/biomasse: sei contrario a queste centrali sulle cui controversie ormai si sa tutto, o sei favorevole come il PD?

4) Ospedale di Osimo SS. Benvenuto e Rocco: vuoi che la nostra città abbia la propria sanità pubblica, che in questo momento si può realmente concretizzare solo con il potenziamento dell’ospedale esistente (ad esempio rimpiazzando immediatamente i primari), oppure sei favorevole al suo attuale smantellamento voluto dal PD regionale, che tra l’altro millanta da anni la costruzione di una nuova struttura di rete che ormai, lo abbiamo capito tutti, sino a che ci sarà Gian Mario Spacca (PD) alla Regione Marche non verrà mai realizzata?

5) Società partecipate: concordi con noi che la spartizione delle cariche dirigenziali avvenuta nelle Società partecipate del Comune di Osimo (Astea S.p.A., A.S.S.O., Geos Ma.Ver S.r.l. ecc…) da parte delle Liste Civiche/Civetta debba terminare, e che quindi si debbano assumere persone con le competenze necessarie attraverso procedure di evidenza pubblica, oppure hai intenzione anche tu di sostenere una politica clientelare dato che il PD, di cui fai parte, a livello nazionale e locale è favorevole e mette in pratica questi orrendi malcostumi?

6) In ultima analisi Simone Pugnaloni ti chiediamo: da che parte stai… con gli osimani o con il PD? Stiamo arrivando.

sabato 12 aprile 2014

iniziativa altra osimo al monumento per i caduti del lavoro


foto2

OSIMO – Azione di denuncia contro il degrado urbano e la scarsa attenzione ai problemi del lavoro dei candidati di L’Altra Osimo con la Sinistra che, questa mattina, hanno provveduto a ripulire il monumento ai Caduti del lavoro situato al foro Boario e a piantare nuovi fiori. “Dalla cura che un’amministrazione riserva ai luoghi e ai monumenti simbolo della città – spiega il candidato a sindaco Fabio Pasquinelli – si capisce l’attenzione posta poi ai problemi concreti dei cittadini. È evidente che non solo il decoro urbano, ma anche e soprattutto i temi del lavoro e, in particolare, le tragedie di chi perde la vita sul lavoro, non sono questioni che interessano le Liste civiche. Al massimo rappresentano un’occasione per fare passerella e tagliare qualche nastro”. “È invece urgente – conclude Pasquinelli – che il lavoro e i dirittidei lavoratori tornino a essere una priorità anche a livello comunale. Il problema non si risolve bussando individualmente alla porta del sindaco o degli assessori, chiunque essi siano, ma sostenendo un progetto di profondo cambiamento che veda il Comune protagonista di interventi diretti per il rilancio economico della città. Un progetto di cui oggi, mentre gli altri si accapigliano su temi di nessun interesse per i cittadini, siamo gli unici portatori”.

Mi permetto di fare delle considerazioni perché sono stato l’ultimo consigliere comunale di sinistra eletto dagli osimani.
E’ difficile trovare un ruolo per la formazione di Fabio, che già ha concepito maldestramente la grafica del simbolo, dove evidentemente si presuppone che il PD sia di sinistra (nel simbolo spiccano in bianco le parole ALTRA SINISTRA).
Ovviamente se un osimano è di sinistra non può votare Pugnaloni. Se poi fosse anche intelligente dovrebbe votare M5S, che ha più o meno lo stesso programma di L’Altra Osimo con la Sinistra.
Speriamo tutti che la finta campagna elettorale di Latini lo faccia arrivare terzo e non secondo come pensa lui, con il risultato del ballottaggio Pugnaloni-Monticelli.
Se avvenisse questo “miracolo” L’Altra Osimo con la Sinistra (ecco il ruolo) dovrebbe pubblicizzare grandi cartelli (pagati collettivamente anche dalla Società Civile) con la scritta: OSIMANO E COMUNISTA? MEGLIO VOTARE PUGNALONI E UN PARTITO DI SINISTRA COME IL PD.
A questo punto… sicuramente vincerebbero le elezioni Monticelli e il M5S, che porterebbero avanti le istanze della sinistra storica e di quella ambientalista osimana, finalmente!

per umn piano regolatore sociale

Ci interessano poco i sondaggi posticci delle liste civiche e ancora meno le presunte contraddizioni, se di contraddizioni poi si tratta, tra Pugnaloni e il Pd. Del resto, sono i fatti a parlare: il consiglio comunale uscente, che al di là del gioco delle parti tra liste civiche e Pd è stato espressione del famigerato Modello Marche voluto da Spacca in Regione.
Lascia una città economicamente più povera e socialmente più debole, divorata dagli egoismi e dalle disuguaglianze. In questi cinque anni la giunta Simoncini ha parlato esclusivamente alla pancia di chi ha sofferto e continua a soffrire la crisi, si è mostrata forte con i deboli e debole con i forti, ma in realtà non ha saputo offrire la benché minima risposta ai bisogni veri dei cittadini.

Bisogni che, per essere soddisfatti, necessitano di una radicale inversione di tendenza e di una totale riorganizzazione dei servizi sul territorio, ponendo al centro le persone e non i profitti privati. Per questo puntiamo su un Piano Regolatore Sociale, capace di costruire forti sinergie volte a valorizzare l'attività e le competenze di tanti operatori del terzo settore e delle associazioni di volontariato, a partire da quelle che si occupano di assistenza ai disabili e alle loro famiglie.

In questo Piano regolatore Sociale, ovviamente, c'è dentro la grande questione della sanità, simbolo della spoliazione di servizi che la città ha dovuto subire in questi anni a causa delle scriteriate politiche regionali di Spacca e Latini, fortemente penalizzanti per Osimo e il suo circondario. L'impegno che prendiamo è quello di batterci affinché la Val Musone abbia un ospedale di rete pubblico, qualificato ed efficiente, mantenendo nel frattempo attivi tutti i reparti dell'attuale ospedale di Osimo, compresi quelli di ostetricia e ginecologia.
da L'Altra Osimo con la Sinistra 

venerdì 11 aprile 2014

Iniziativa 5 stelle con Nino Galloni



Il brivido nella schiena che ha preso il rappresentante della Cna al sentire le enunciazioni del professor Galloni sulla opportunità di uscire dall’Euro  è meno comprensibile della presa d’atto che dovrebbe realizzare su quante imprese ed artigiani hanno chiuso dopo l’introduzione della moneta unica. Durante l’iniziativa organizzata dal M5S l’economista, figlio dell’ex ministro democristiano  ed allievo di Federico Caffè, ha ribadito il suo impianto fondamentalmente Keynesiano che ha il merito di porre, pur da posizioni moderate, la questione della sovranità monetaria e della irrisibilità di soluzioni come quelle renziane che, dietro la superficie dell’attacco ai privilegi ed alla burocrazia, non vanno ad attaccare la crisi con soluzioni strutturali . Tuttavia non ci convincono neanche le soluzioni prospetta teda Galloni, sia rispetto alla valutazione generale della crisi che rispetto alla riduzione di impatto negativo della fuoriuscita che avrebbe il ricorso ad una seconda moneta, tipo voucher locale. E se è giusta quanto scontata la sua obiezione sulla decrescita, riguardante il tasso demografico che si dovrebbe abbassare per  andare in quella direzione, ciò non basta a liquidarla come insostenibile, ne a pensare che un rilancio dal lato della domanda possa garantire nuovamente tassi di crescita, sul livello degli anni precedenti la finanziarizzazione dell’economia globalizzata e gli alti rendimenti dei titoli. Alla base c’è una valutazione secondo noi errata delle cause profonde della crisi, che non vanno ricondotte ad un sottoimpiego dei fattori produttivi ed al sottoconsumo ma, nell’essenziale,  alla sovrapproduzione assoluta di capitali e di merci; tanto la finanziarizzazione quanto il darwinismo dei mercati sono una delle forme di distruzione delle eccedenze. L’altra, storicamente fondata, sta bussando pericolosamente ai confini dell’Unione Europea con le pressioni atlantiche verso la Russia.
In  generale riteniamo che non vi siano le condizioni strutturali, specialmente a livello europeo, per politiche di espansione della domanda e di intervento pubblico indirizzate ad un capitalismo sostenibile; la uscita dalla moneta unica non sarà indolore (per quanto necessaria) e dovrà accompagnarsi a misure di socialismo sostenibile e di formazione di nuove alleanze commerciali e diplomatiche volte a creare un mercato alternativo all’attuale mercato comune europeo, specialmente oggi che è indirizzato al trattato di libero scambio con quello USA. La valutazione di una uscita soft o addirittura concordata dalla Zona euro non tiene conto, com’è tipico degli economisti, delle questioni politiche e geopolitiche collegate alla moneta e quanto l’euro sia diventato uno strumento di dominio, di concentrazione di capitali nel centro -nord Europa e di spoliazione sistematica dei popoli euro mediterranei. Ne deriva una sottovalutazione degli effetti sulla bilancia commerciale per quanto attiene, soprattutto, all’approvvigionamento di energia e materie prime da parte di una moneta svalutata che difficilmente sarebbe compensata dalla competitività riacquistata sulle esportazioni ; se poi in tali settori si andasse a compensare i maggiori costi di produzione scaricandoli sui salari i lavoratori potrebbero trovarsi dalla padella alla brace. Sarà quindi indispensabile predisporre politiche economiche di piano, a forte direzione pubblica e costruire parallelamente fronti politici e commerciali alternativi. Perplessità ci provoca anche la prospettiva della moneta-voucher che dovrebbe avere corso locale e coesistere con l’euro oggi e domani con una valuta nazionale svalutata. E’ plausibile immaginare che una soluzione simile andrebbe a coprire fondamentalmente attività di servizio ma ci troviamo di fronte da molti anni ad una terziarizzazione dell’economia, come ben sanno alla Cna, che amplierebbe di molto l’area di questa forma non convenzionale di pagamento e credito; inoltre perfino per attività di carattere assistenziale, poniamo la cura degli anziani da Buttari o a domicilio, servono i riscaldamenti e l’energia non te la danno in conto vaucher, a meno che non lo fai con qualcuno con cui realizzi scambi convenzionati ad alto contenuto politico e relativamente scarsa convenienza economica.
Insomma per uscire dalla tempesta euro la rotta non è verso un nuovo Keynesismo ma verso un nuovo socialismo
Lotta di Unità proletaria

martedì 8 aprile 2014

Dopo la presentazione del candidato a sindaco Fabio Pasquinelli, ora tocca alla lista dei 24 candidati per l'Altra Osimo con la Sinistra. Ecco i nomi, rigorosamente divisi a metà tra uomini e donne: Cittadini Sandro, Balestra Rossana, Bartoli Franca, Bianchetti Nerina, Calistri Mauro, Cappella Vania, Carteletti Monica, Catena Carlo, Cintioli Edoardo, Coletta Roberta, Coppari Marisa, Farinelli Mario, Ficosecco Monica, Gaetani Ottavia, Gioacchini Giorgio, Glorio Michela, Lasca Paolo, Pierpaoli Enzo, Possanzini Fabio, Renzulli Pietro, Taborro Valeria, Torriani Antonio, Tufano Gianfranco, Vitale Luca.

"I nomi che sosterranno L'Altra Osimo e la mia candidatura - afferma Pasquinelli - sono tutti rappresentativi delle grandi battaglie per il lavoro, l'ambiente e i beni comuni che la sinistra osimana ha condotto in questi anni, spesso da sola, contro il malgoverno delle liste civiche.

Sono i volti dei tanti cittadini che hanno subito l'inattività e l'indifferenza della giunta Simoncini di fronte alla crisi economica e che si mettono ora a disposizione per un progetto di grande cambiamento, coerentemente di sinistra, in continuità con l'esperienza di Marche democratiche che alle ultime regionali candidò Massimo Rossi e con il percorso dell'Assemblea sociale delle scorse comunali. Perché oggi più che mai, la devastazione del territorio, la crescente povertà, il crollo della qualità dei servizi, dimostrano che quelle battaglie che conduciamo da sempre erano e sono giuste".

incontro con l'economista Nino Galloni

In considerazione del particolare periodo storico che stiamo attraversando, dove le PMI (Piccole Medie Imprese) debbono dar fondo a tutte le proprie  energie finanziarie per fronteggiare una crisi economica martellante, in cui  anche i lavoratori dipendenti  stanno avendo serie preoccupazioni per il mantenimento del proprio posto di lavoro, il
Movimento 5 Stelle di Osimo ha organizzato i seguenti due incontri: 

Venerdì 11 aprile alle ore 21.30 sala Astea, via del Guazzatore incontro con le piccole e medie imprese per trovare insieme soluzioni alla crisi. Interverranno David Monticelli, candidato a sindaco M5S ed il professor Nino Galloni, economista che relazionerà su "industrie: euro, finanza o sviluppo?"
Sabato 12 aprile alle ore 10.30 sala Astea, via del Guazzatore incontro con i lavoratori per trovare insieme soluzioni alla crisi. interviene Nino Galloni con una relazione su "lavoro: capitalismo sostenibile o nuovi modelli economici"
Durante le due occasioni  di incontro, verranno dibattute le problematiche e le esigenze degli Imprenditori e dei lavoratori, con conseguente illustrazione del Programma del M5S di Osimo riguardante tutto il territorio della Città di Osimo.
Considerata la particolare importanza degli incontri e la partecipazione agli stessi dell'Economista Prof. Nino Galloni (
http://it.wikipedia.org/wiki/Nino_Galloni)


TUTTA LA CITTADINANZA E' INVITATA a partecipare.  


Simone Bompadre



 

venerdì 4 aprile 2014

se dobbiamo essere arrestati vogliamo che sia fatto da poliziotti osimani (magari x gli interrogatori meglio che non siano del sap)

 (dagli amici del M5S)

OSIMO: GAME OVER!
Questo dovremmo scrivere nei segnali stradali all’ingresso della nostra città se il tentativo di chiusura del Commissariato di Polizia dovesse andare in porto.
L’incontro coi rappresentanti del Sindacato Autonomo di Polizia, avvenuto nella nostra Sede di Via San Francesco, ci ha lasciato con qualcosa di peggio del classico “amaro in bocca”: il senso di una profonda desolazione e di un’altrettanto profonda preoccupazione. Il progetto ministeriale concordato con il capo della Polizia Pansa, su quattro commissariati della provincia di Ancona (Senigallia, Jesi, Fabriano e Osimo) guarda caso prevede la chiusura proprio di quest’ultimo: l’ennesimo colpo, questa volta mortale, che si intende portare non solo ai servizi nella nostra città, ma ad un bacino d’utenza che si estende ben oltre il territorio comunale, essendo vitali per tutta la Val Musone.
I 35 lavoratori del commissariato osimano svolgono servizi di pattuglia, ordine pubblico, rilascio passaporti, permessi di soggiorno, porto d’armi, servizi di controllo amministrativo e di polizia giudiziaria. Servono dai 4.000 ai 5.000 utenti al mese, generando anche un discreto indotto per il commercio agonizzante del nostro centro storico. Con la chiusura dovremmo dire addio a tutto questo e soprattutto a quella presenza rassicurante che da sola spesso basta a dissuadere le cattive intenzioni dei malviventi, che già si fregano le mani per la gioia di sapere che presto ad Osimo avranno campo libero. Solo i Carabinieri rimarrano a svolgere il servizio di pattuglia in un territorio vastissimo, di fatto dimezzando la presenza delle forze dell’ordine in Val Musone. Ma c’è di più! Anche il nucleo di Polizia Stradale di Porto Recanati è nel mirino del progetto ministeriale di chiusura, per cui nell’area che va dall’arco degli Angeli (“Colonne d’Ercole”) fino alla città di Macerata, non ci sarà più alcuna presenza della Polizia di Stato!
“Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole”, diceva Virgilio a Caronte nel Terzo Canto dell’Inferno. E forse in un vero e proprio inferno qualcuno vuole trasformare una città un tempo apprezzata e conosciuta in tutta Italia: prima abbandonando deliberatamente al degrado e ad una lenta agonia l’Ospedale, e adesso addirittura paventando la chiusura del Commissariato. L’isolazionismo delle Liste Civiche e il cinismo del PD Regionale (Pronto Pugnaloni?! Batti un colpo!) hanno creato una situazione in cui Osimo e la Val Musone vengono sistematicamente tartassate in una maniera che è diventata ormai inaccettabile.
L’Italia è in braghe di tela e sta affondando, ma dal ponte di comando gli Schettino di turno ancora trasmettono messaggi rassicuranti. La responsabilità di questo sfacelo è della vecchia classe politica che, sia a livello nazionale sia a livello locale, non vuol andarsene e ha la faccia tosta di millantare soluzioni ai problemi che lei stessa ha creato. Dopo la dura reazione dei sindacati della Polizia, il Ministero dell’Interno potrebbe aver aperto una possibilità: il Commissariato di Osimo che costa appena 80.000 – 90.000 euro l’anno potrà forse restare aperto se si abbattono questi costi. Povera Italia! Siamo talmente disastrati che una spesa minima come questa per un servizio così importante, è diventata un problema. Proprio per questo, conoscendo bene i protagonisti della vecchia politica, pensiamo che la loro presunta apertura sia in realtà un bluff, più che altro un tentativo di prendere tempo in vista delle elezioni, per poi rimangiarsi la parola.
Staremo a vedere. Noi intanto, oltre ad esprimere tutta la nostra solidarietà ai poliziotti di Osimo (e a noi stessi come cittadini bistrattati!) vigileremo attentamente sulla questione, informando gli osimani, molti dei quali sono ancora ignari  di questo ennesimo scempio, con una campagna informativa che stiamo organizzando proprio in questi giorni.
Osimani: restate sintonizzati, ma soprattutto cominciate a partecipare e a coinvolgervi attivamente nella vita politica della nostra città e nella gestione della cosa pubblica, altrimenti tra poco ci tolgono pure le mutande!
#Osimostiamoarrivando
Osimo 5 Stelle