E se Renzi facesse per scherzo?
Alcuni punti di riflessione
sull’agenda politica imposta da Renzi:
- la proposta di legge elettorale che il duo Berlusconi/Renzi stanno presentando è inconfutabilmente incostituzionale, dato che non garantisce la rappresentanza e non prevede le preferenze (secondo quanto sancito dalla Consulta riguardo al Porcellum);
- a fine maggio avranno luogo le elezioni europee e se, come io credo, le forze politiche antieuropeiste e/o antieuriste otterranno un buon risultato per l’Europa, intesa come Troyka, sorgerebbero seri problemi;
- la Troyka, onde evitare un suo indebolimento, credo che ritenga ragionevole spingere l’Italia verso le elezioni parlamentari quanto prima;
- Renzi, al momento, è in fase ascendente, tra un anno probabilmente no; nel caso di election day l’effetto trainante del voto nazionale per Renzi inciderebbe anche sul voto europeo. Inoltre, ben diversa sarebbe la situazione politica nel caso in cui si andasse a votare nel 2015, con un parlamento europeo “invaso” da antieuristi e antieuropeisti.
La conclusione a cui sono
arrivato è che Renzi, con la complicità di Berlusconi, l’ha voluta sparare
grossa, sia nel metodo - l’investitura concessa da Berlusconi nella sede del Pd
è stata una spettacolare provocazione - sia nel merito - l’inaccettabilità
della proposta di legge doveva essere tale che in troppi non ne potevano
rilevarne l’assurdità -, affinché la sua proposta venga rigettata dal
Parlamento; eventualità che gli fornirebbe il casus belli necessario per
togliere la fiducia al governo Letta e andare a elezioni nazionali.
Simone Bompadre
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