L'intervento shok di Fabio Pasquinelli al dibattito sulla crisi e le povertà ha messo brutalmente la verità al centro della scena, deludendo certamente le aspettative di quanti pensavano che con la sinistra al governo potesse cambiare qualcosa, specialmente con la sinistra renziana. Ha detto che non ci sono margini di riformismo... siamo d'accordo, il keynesismo si attua nei cicli espansivi, oggi, con la recessione epocale, semplici riforme di indirizzo socialdemocratico vecchio stampo richiederebbero sforzi rivoluzionari; allora tanto varrebbe spenderli per il socialismo. Ha detto che le casse del comune sono vuote e possono avere qualche miseria di entrata soltanto svendendo i beni pubblici e le società partecipate. Forse voleva così giustificare anche la vendita del cinema ai frati, contrariamente a quanto sbandierato in campagna elettorale, convincendo sprovveduti cinefili a mettersi nella lista Tsipras-Osimo. Ha detto che fra qualche mese i problemi saranno altri con una guerra alle porte visto la degenerazione della crisi con la Russia. Condividiamo anche questo, dal momento che abbiamo sempre sostenuto che l'euro è anche uno strumento geopolitico per mettere le propaggini militari europee della Nato a ridosso dei confini russi; magari i tempi non saranno così precipitati. Bravo Fabio che ci hai aperto gli occhi. E li hai aperti anche a quei 'poverelli e disagiati' che la sinistra considera portatori d'acqua delle liste civiche. Gli hai ben chiarito che non c'è trippa per gatti e possono attaccarsi al .....!
Ma ci viene da chiederti: 6 mesi fà non le sapevi queste cose? Non devi renderci conto delle balle raccontate in campagna elettorale che abbiamo sbugiardato in tempo reale; di quelle vi rendono conto gli ingenui che vi hanno creduto. E che non ti meritano neanche. Ti chiediamo invece quale misterioso istinto di autodistruzione vi guida, te ed il tuo partito, che vi ostinate a stare sulla poltrona malgrado tutto; che non concepite spazio e ruolo politico al di fuori dell'alleanza col PD. Non riuscite a spostare una virgola ma dovete stare sul pezzo costi quel che costi ed ovviamente perdete consensi finendo per votarvi da soli, ma forse neanche voi vi votate. Non rubate neanche, che cavolo ci state a fare?! Se almeno rubaste, per voi o per il partito, ci sarebbe una logica, invece qui siamo al mistero, nel suo profondo senso teologico, altro che materialismo storico. Ci viene da chiederti: perchè non agisci coerentemente di conseguenza? Dimettiti e diamoci da fare per organizzare le milizie. Inveci tu vedi con fastidio chi si autoorganizza sul piano extraistituzionale, ti sembrano pratiche mafiosette, forse lo sono, in parte, ma se tu abdichi da un ruolo inutile che cavolo pretendi.
domenica 21 dicembre 2014
riceviamo e pubblichiamo
gentilissimo fausto paesani c'è un detto che recita 'chi è causa del suo
mal pianga se stesso'. noi abbiamo sempre sostenuto che pugnaloni e
latini mangiavano alla stessa greppia, allora, non oggi che spacca ha
strappato col pd. abbiamo coerentemente invitato all'astensione e
l'abbiamo praticata, mentre i vostri si sono lasciati commuovere. solo
uno sprovveduto politico, se può, sceglie l'avversario più forte
Gent.mo/a Antonio Stacchiotti,
Allora, visto che per noi la trasparenza non è un optional e che ci piace parlare chiaro, vi diciamo come stanno realmente le cose:
“I consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune, nonché dalle loro aziende partecipate, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato”.
Questo è l’Art. 43 Comma 2 della Legge 267/2000 denominata T.U.E.L. (Testo Unico degli Enti Locali). E’ di difficile comprensione? Il significato delle parole della lingua italiana si può stravolgere? Evidentemente per l’Amministrazione Comunale, sembra proprio di sì.
Ma Voi ..... siate curiosi. INFORMATEVI!!
Gent.mo/a Antonio Stacchiotti,
nel
Consiglio Comunale del 18 dicembre 2014, Pugnaloni e la sua maggioranza
hanno definitivamente svelato il loro vero volto: Osimo con il governo
targato PD non è cambiata per niente!
La
trasparenza e la democrazia, proclamate in campagna elettorale da
Pugnaloni, sono definitivamente defunte in due momenti ben precisi:
- il primo quando il Sindaco, arrampicandosi sugli specchi come il miglior Spiderman, ha avuto la faccia tosta di raccontare che il M5S nella sua richiesta di accesso agli atti sui Morosi d’Oro di ASTEA, voleva violare la privacy delle famiglie indigenti con piccole morosità, quando sa benissimo che non è vero;
- il secondo quando, con un atto palesemente antidemocratico che ricorda tanto la ghigliottina della Boldrini in Parlamento, Paola Andreoni col cronometro alla mano ha negato alla Consigliera Mariani ed ai nostri Consiglieri Monticelli e Andreoli il diritto alla discussione su un Ordine del Giorno della Mariani che evidenziava il problema della poca trasparenza, proprio mentre l’intera maggioranza era sulle spine.
Allora, visto che per noi la trasparenza non è un optional e che ci piace parlare chiaro, vi diciamo come stanno realmente le cose:
“I consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune, nonché dalle loro aziende partecipate, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato”.
Questo è l’Art. 43 Comma 2 della Legge 267/2000 denominata T.U.E.L. (Testo Unico degli Enti Locali). E’ di difficile comprensione? Il significato delle parole della lingua italiana si può stravolgere? Evidentemente per l’Amministrazione Comunale, sembra proprio di sì.
Il M5S sta
seguendo ormai da quasi due anni la pista dei cosiddetti Morosi d’Oro di
ASTEA Energia. Chi sono i Morosi d’Oro? Durante la vecchia
amministrazione targata Liste Civiche, alcune aziende hanno accumulato
debiti per gas ed elettricità di centinaia di migliaia di euro. Non
stiamo parlando delle famiglie indigenti in difficoltà: stiamo
parlando di pochissime aziende “fortunate” che hanno accumulato decine e
addirittura centinaia di migliaia di euro di debiti! Alcune di
queste aziende sono oggi fallite, lasciando sul groppone di ASTEA una
montagna di crediti inesigibili. Occorre assolutamente fare trasparenza su questa vicenda
ed informare i cittadini osimani. La nuova Amministrazione Pugnaloni,
quella che doveva cambiare Osimo, ha un’occasione imperdibile tra le
mani e cosa fa? Invece di spalancare le porte alla trasparenza, nega l’accesso agli atti ai Consiglieri Comunali del Movimento 5 Stelle che avevano chiesto ad ASTEA Energia poche semplici informazioni, circoscritte ai limitati casi di cui sopra!
Già a settembre avevamo pubblicato un comunicato intitolato “Trasparenza Zero” sul deludente comportamento della nuova Amministrazione. Dopo la pubblicazione di quell’articolo, grazie anche all’interessamento del Segretario Comunale Luigi Albano che ringraziamo per l’atteggiamento sempre collaborativo e disponibile, abbiamo ulteriormente pazientato in attesa di ricevere le sacrosante informazioni che avevamo richiesto. Oggi, dopo ben 4 richieste, la prima delle quali risale al 26 agosto scorso (oltre 3 mesi fa!), dopo tutta la pazienza di questo mondo, e dopo il disarmante Consiglio Comunale del 18 dicembre, abbiamo capito che ad Osimo la trasparenza è sotto zero!
Già a settembre avevamo pubblicato un comunicato intitolato “Trasparenza Zero” sul deludente comportamento della nuova Amministrazione. Dopo la pubblicazione di quell’articolo, grazie anche all’interessamento del Segretario Comunale Luigi Albano che ringraziamo per l’atteggiamento sempre collaborativo e disponibile, abbiamo ulteriormente pazientato in attesa di ricevere le sacrosante informazioni che avevamo richiesto. Oggi, dopo ben 4 richieste, la prima delle quali risale al 26 agosto scorso (oltre 3 mesi fa!), dopo tutta la pazienza di questo mondo, e dopo il disarmante Consiglio Comunale del 18 dicembre, abbiamo capito che ad Osimo la trasparenza è sotto zero!
Per questo motivo ci siamo rivolti alle competenti Autorità Giudiziarie per far valere i nostri Diritti, che sono poi i Diritti dei cittadini osimani.
I Consiglieri Comunali del M5S di Osimo
SARA ANDREOLI e DAVID MONTICELLI
PAESANI FAUSTO - MOVIMENTO 5 STELLE OSIMO
I Consiglieri Comunali del M5S di Osimo
SARA ANDREOLI e DAVID MONTICELLI
PAESANI FAUSTO - MOVIMENTO 5 STELLE OSIMO
Ma Voi ..... siate curiosi. INFORMATEVI!!
mercoledì 3 dicembre 2014
Don't cry for me Argentina
La vendita del cinema è una opportunità, la coerenza no
" la chiesa, con tutti isuoi limiti ed errori" ha una proiezione millenaria (anche degli errori) e non cambia idea ad ogni stormir di foglia
Ritengo ottima l’idea di cedere parte dei locali che si affacciano sulla piazzetta San Francesco al convento dei frati. La ritengo un’ottima idea poiché non può esistere un acquirente migliore per il comune, visto che i frati hanno espresso la volontà di destinare i locali ad una biblioteca ad uso pubblico, che andrebbe ad arricchire notevolmente le opportunità di crescita culturale della nostra città. La comunità dei frati di Osimo è sempre stata parte integrante della vita cittadina e continua a svolgere un importante ruolo di guida spirituale per i credenti e di interlocutore dialogante per i non credenti. In generale si può affermare che la chiesa con i suoi ordini religiosi costituisce la più antica istituzione pubblica europea, alla quale va riconosciuto il fondamentale ruolo di mediatrice tra la cultura classica e quella moderna, oltre che quello di unico punto di riferimento per le enormi masse di poveri che si sono succedute nei secoli che ci hanno preceduto.
La chiesa, con tutti i suoi limiti ed errori, esisteva ed agiva come motore sociale, civile, culturale assai prima che gli stati moderni nascessero, anch’essi con i loro limiti ed imperfezioni. La chiesa a mio avviso non può essere equiparata ad un qualsiasi privato che compie operazioni commerciali per un proprio esclusivo vantaggio. Essa, ed in questo caso il Convento dei Frati Minori Conventuali (anche per l’ubicazione fisica in cui è collocato rispetto ai locali interessati) è l’interlocutore ideale per portare a termine un’operazione di alienazione degli spazi interessati.
Gli introiti potranno tranquillamente essere impiegati per riqualificare almeno in parte le restanti parti dell’area; e ciò senza dover minimamente temere che il tutto possa risolversi nell’ennesima ed ormai improbabile (visti i tempi) operazione di speculazione edilizia. Non mi risulta che i frati di Osimo siano conosciuti come abili speculatori esperti nell’aumento di cubatura per la realizzazione di locali commercialmente interessanti sul mercato.
E’ per questo che non capisco le argomentazioni del Mov5S e di Concertazione che parlano di svendita di beni pubblici. In consiglio comunale mi sono sempre e duramente battuta per evitare che fossero alienati beni necessari ed utili al bene collettivo, e continuerò a farlo con i miei mezzi attuali. Ma qui non si tratta di alienare a dei privati interessati ai loro particolari utili di bottega; bensì si tratta di alienare a chi, come farebbe il Comune, lavora per il bene ed il futuro della collettività.
Ritengo ottima l’idea di cedere parte dei locali che si affacciano sulla piazzetta San Francesco al convento dei frati. La ritengo un’ottima idea poiché non può esistere un acquirente migliore per il comune, visto che i frati hanno espresso la volontà di destinare i locali ad una biblioteca ad uso pubblico, che andrebbe ad arricchire notevolmente le opportunità di crescita culturale della nostra città. La comunità dei frati di Osimo è sempre stata parte integrante della vita cittadina e continua a svolgere un importante ruolo di guida spirituale per i credenti e di interlocutore dialogante per i non credenti. In generale si può affermare che la chiesa con i suoi ordini religiosi costituisce la più antica istituzione pubblica europea, alla quale va riconosciuto il fondamentale ruolo di mediatrice tra la cultura classica e quella moderna, oltre che quello di unico punto di riferimento per le enormi masse di poveri che si sono succedute nei secoli che ci hanno preceduto.
La chiesa, con tutti i suoi limiti ed errori, esisteva ed agiva come motore sociale, civile, culturale assai prima che gli stati moderni nascessero, anch’essi con i loro limiti ed imperfezioni. La chiesa a mio avviso non può essere equiparata ad un qualsiasi privato che compie operazioni commerciali per un proprio esclusivo vantaggio. Essa, ed in questo caso il Convento dei Frati Minori Conventuali (anche per l’ubicazione fisica in cui è collocato rispetto ai locali interessati) è l’interlocutore ideale per portare a termine un’operazione di alienazione degli spazi interessati.
Gli introiti potranno tranquillamente essere impiegati per riqualificare almeno in parte le restanti parti dell’area; e ciò senza dover minimamente temere che il tutto possa risolversi nell’ennesima ed ormai improbabile (visti i tempi) operazione di speculazione edilizia. Non mi risulta che i frati di Osimo siano conosciuti come abili speculatori esperti nell’aumento di cubatura per la realizzazione di locali commercialmente interessanti sul mercato.
E’ per questo che non capisco le argomentazioni del Mov5S e di Concertazione che parlano di svendita di beni pubblici. In consiglio comunale mi sono sempre e duramente battuta per evitare che fossero alienati beni necessari ed utili al bene collettivo, e continuerò a farlo con i miei mezzi attuali. Ma qui non si tratta di alienare a dei privati interessati ai loro particolari utili di bottega; bensì si tratta di alienare a chi, come farebbe il Comune, lavora per il bene ed il futuro della collettività.
da Argentina Severini ex-consigliere comunale |
martedì 2 dicembre 2014
Pugnaloni non passi alla storia per aver venduto il ciinema ai frati
'Pugnaloni non passi alla storia per essere il sindaco che ha venduto il Cinema Concerto'
In
campagna elettorale ci fanno promesse di ogni tipo pur di convincerci a
votarli. Una di quelle che andava più in voga era la difesa dei beni
comuni… vi ricordate? Noi sì. Simone Pugnaloni era tra questi. Inoltre
si vantava di voler cambiare Osimo. Ora che ne ha la possibilità, cosa
fa? Entro la fine dell’anno vuole vendere il Cinema Concerto esattamente
come avrebbero voluto fare le Liste Civiche.
Ma scusate il Cinema Concerto non è un bene comune? Un bene che
appartiene alla collettività? Certamente sì. E allora perché lui e la
sua maggioranza lo vogliono vendere? Semplice, perché fanno promesse e
non le mantengono. Ci prendono in giro, tutto qua. In campagna
elettorale non hanno mai detto di volerlo fare, ma oggi lo vendono,
incassano qualche soldo e poi quando li avranno spesi che cosa faranno?
Probabilmente la cosa più semplice: venderanno qualcos’altro per fare
cassa e tirare a campare. E “L’Altra Osimo con la sinistra” di
Pasquinelli non aveva promesso di difendere i beni comuni? Sì, ma adesso
sta con Pugnaloni.
Promesse, slogan, annunci, chiamateli come vi pare. Servono per farsi pubblicità, per farci abboccare, poi mica è detto che lo fanno. Renzi, l’idolo di Pugnaloni, è un maestro in questo. Prendiamo un esempio: l’emendamento “salva Pasquinelli” inserito all’ultimo momento nel consiglio comunale del 31 luglio 2014, (delibera n. 49, pagina 9 di 15 http://217.58.27.51/segreteria/segr01/consigori/0000000000492014C.pdf) col quale si stabiliva che chi acquistava l’immobile doveva ricavarci un auditorium (di quanti mq?) e stipulare una convenzione col Comune per garantirne anche un utilizzo pubblico.
Che fine farà questo emendamento? Eravamo già scettici all’epoca, ma in base all’evoluzione della vicenda e nonostante le recenti rassicurazioni del Sindaco, ci sembra impossibile che l’emendamento possa realisticamente essere applicato. “PRIVATO” deriva dal verbo “privare”. Quindi chi acquista vuole (giustamente) farne l’uso che ritiene più opportuno e privare l’immobile della possibilità di essere utilizzato e gestito dal “pubblico”, quindi dalla collettività. E’ per questo che non bisogna vendere!
Il M5S Osimo ribadisce con forza che il Cinema Concerto è un bene comune, simbolo della Città, dal grande valore storico e sociale, che deve rimanere dei cittadini ed essere utilizzato come volano per contribuire a rilanciare il centro storico.
Gentile Sindaco, il messaggio che deve dare alle persone non è quello pessimistico di svendere tutto, diritti e beni comuni compresi, come il suo idolo Renzi, per tirare a campare sino a che non rimaniamo in mutande, ma di fiducia e coraggio attraverso l’applicazione di politiche serie e sistematiche che agiscano in maniera strutturale. Inoltre ci tiene proprio ad essere ricordato nei secoli come il Sindaco che ha venduto il Cinema Concerto? Un pezzo importante della storia della nostra Città? Veramente aspira a questo triste primato? Ci pensi bene e in ogni caso eviti di ripetere che sta dalla parte dei cittadini se appena può svende i beni comuni che appartengono a tutti noi.
Promesse, slogan, annunci, chiamateli come vi pare. Servono per farsi pubblicità, per farci abboccare, poi mica è detto che lo fanno. Renzi, l’idolo di Pugnaloni, è un maestro in questo. Prendiamo un esempio: l’emendamento “salva Pasquinelli” inserito all’ultimo momento nel consiglio comunale del 31 luglio 2014, (delibera n. 49, pagina 9 di 15 http://217.58.27.51/segreteria/segr01/consigori/0000000000492014C.pdf) col quale si stabiliva che chi acquistava l’immobile doveva ricavarci un auditorium (di quanti mq?) e stipulare una convenzione col Comune per garantirne anche un utilizzo pubblico.
Che fine farà questo emendamento? Eravamo già scettici all’epoca, ma in base all’evoluzione della vicenda e nonostante le recenti rassicurazioni del Sindaco, ci sembra impossibile che l’emendamento possa realisticamente essere applicato. “PRIVATO” deriva dal verbo “privare”. Quindi chi acquista vuole (giustamente) farne l’uso che ritiene più opportuno e privare l’immobile della possibilità di essere utilizzato e gestito dal “pubblico”, quindi dalla collettività. E’ per questo che non bisogna vendere!
Il M5S Osimo ribadisce con forza che il Cinema Concerto è un bene comune, simbolo della Città, dal grande valore storico e sociale, che deve rimanere dei cittadini ed essere utilizzato come volano per contribuire a rilanciare il centro storico.
Gentile Sindaco, il messaggio che deve dare alle persone non è quello pessimistico di svendere tutto, diritti e beni comuni compresi, come il suo idolo Renzi, per tirare a campare sino a che non rimaniamo in mutande, ma di fiducia e coraggio attraverso l’applicazione di politiche serie e sistematiche che agiscano in maniera strutturale. Inoltre ci tiene proprio ad essere ricordato nei secoli come il Sindaco che ha venduto il Cinema Concerto? Un pezzo importante della storia della nostra Città? Veramente aspira a questo triste primato? Ci pensi bene e in ogni caso eviti di ripetere che sta dalla parte dei cittadini se appena può svende i beni comuni che appartengono a tutti noi.
Movimento 5 stelle |
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