mercoledì 3 dicembre 2014

Don't cry for me Argentina

 La vendita del cinema è una opportunità, la coerenza no

 

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" la chiesa, con tutti isuoi limiti ed errori" ha una proiezione millenaria (anche degli errori) e non cambia idea ad ogni stormir di foglia

Ritengo ottima l’idea di cedere parte dei locali che si affacciano sulla piazzetta San Francesco al convento dei frati. La ritengo un’ottima idea poiché non può esistere un acquirente migliore per il comune, visto che i frati hanno espresso la volontà di destinare i locali ad una biblioteca ad uso pubblico, che andrebbe ad arricchire notevolmente le opportunità di crescita culturale della nostra città. La comunità dei frati di Osimo è sempre stata parte integrante della vita cittadina e continua a svolgere un importante ruolo di guida spirituale per i credenti e di interlocutore dialogante per i non credenti. In generale si può affermare che la chiesa con i suoi ordini religiosi costituisce la più antica istituzione pubblica europea, alla quale va riconosciuto il fondamentale ruolo di mediatrice tra la cultura classica e quella moderna, oltre che quello di unico punto di riferimento per le enormi masse di poveri che si sono succedute nei secoli che ci hanno preceduto.

La chiesa, con tutti i suoi limiti ed errori, esisteva ed agiva come motore sociale, civile, culturale assai prima che gli stati moderni nascessero, anch’essi con i loro limiti ed imperfezioni. La chiesa a mio avviso non può essere equiparata ad un qualsiasi privato che compie operazioni commerciali per un proprio esclusivo vantaggio. Essa, ed in questo caso il Convento dei Frati Minori Conventuali (anche per l’ubicazione fisica in cui è collocato rispetto ai locali interessati) è l’interlocutore ideale per portare a termine un’operazione di alienazione degli spazi interessati.

Gli introiti potranno tranquillamente essere impiegati per riqualificare almeno in parte le restanti parti dell’area; e ciò senza dover minimamente temere che il tutto possa risolversi nell’ennesima ed ormai improbabile (visti i tempi) operazione di speculazione edilizia. Non mi risulta che i frati di Osimo siano conosciuti come abili speculatori esperti nell’aumento di cubatura per la realizzazione di locali commercialmente interessanti sul mercato.

E’ per questo che non capisco le argomentazioni del Mov5S e di Concertazione che parlano di svendita di beni pubblici. In consiglio comunale mi sono sempre e duramente battuta per evitare che fossero alienati beni necessari ed utili al bene collettivo, e continuerò a farlo con i miei mezzi attuali. Ma qui non si tratta di alienare a dei privati interessati ai loro particolari utili di bottega; bensì si tratta di alienare a chi, come farebbe il Comune, lavora per il bene ed il futuro della collettività.
da Argentina Severini
     ex-consigliere comunale 
 

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