Lascia una città economicamente più povera e socialmente più debole, divorata dagli egoismi e dalle disuguaglianze. In questi cinque anni la giunta Simoncini ha parlato esclusivamente alla pancia di chi ha sofferto e continua a soffrire la crisi, si è mostrata forte con i deboli e debole con i forti, ma in realtà non ha saputo offrire la benché minima risposta ai bisogni veri dei cittadini.
Bisogni che, per essere soddisfatti, necessitano di una radicale inversione di tendenza e di una totale riorganizzazione dei servizi sul territorio, ponendo al centro le persone e non i profitti privati. Per questo puntiamo su un Piano Regolatore Sociale, capace di costruire forti sinergie volte a valorizzare l'attività e le competenze di tanti operatori del terzo settore e delle associazioni di volontariato, a partire da quelle che si occupano di assistenza ai disabili e alle loro famiglie.
In questo Piano regolatore Sociale, ovviamente, c'è dentro la grande questione della sanità, simbolo della spoliazione di servizi che la città ha dovuto subire in questi anni a causa delle scriteriate politiche regionali di Spacca e Latini, fortemente penalizzanti per Osimo e il suo circondario. L'impegno che prendiamo è quello di batterci affinché la Val Musone abbia un ospedale di rete pubblico, qualificato ed efficiente, mantenendo nel frattempo attivi tutti i reparti dell'attuale ospedale di Osimo, compresi quelli di ostetricia e ginecologia.
da L'Altra Osimo con la Sinistra |
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