Fabio Pasquinelli è stato (e sarà) un compagno di battaglie anche scomode oltre che un bravo ragazzo ma sono gli amici che lo rovinano. Lui
ci mette anche del suo ostinandosi a stare in un partito che è una
contraddizione vivente; un partito che si diceva contro la guerra e
poi stava nei governi che bombardavano, che si diceva con i lavoratori
ma ha sempre sostenuto i governi Prodi e le loro riforme liberiste, che
si dice comunista ma non si è mai liberato dal cordone ombelicale che lo
lega ai social-liberisti, che oggi attacca l’ultraliberista corso di
Renzi mentre ci si vorrebbe alleare. Da ultimo hanno fatto appello
all’astensione, attaccando la
lista Tsipras che li ha cacciati per le loro giuste posizioni
sull’Ucraina, nel mentre sostenevano le liste locali, come l’Altra
Osimo, che si richiamano proprio a tale lista eurista e filo atlantica.
Ognuno pratica il masochismo come crede e questa scelta della
coalizione della sinistra a sostegno del candidato renziano era
ampiamente annunciata. Tuttavia sarebbe dignitoso se ci venissero
risparmiati i pistolotti su quanto sarà democratico un governo della
città con il Pd di Pugnaloni, un governo attento alle istanze economiche,
sociali e culturali che rianimerebbero Osimo. Va bene che vi tocca
farlo ma non prendetevi per il culo pensando di prenderci i vostri
elettori.
I
democratici, in questi decenni di dominio delle liste civiche, hanno avuto una palese incapacità
di fare opposizione, impuntandosi solo quando erano spalleggiati dalla
Regione su questioni a volte lesive per i cittadini osimani, vedi
ospedale; con la giunta Simoncini hanno scelto l’opposizione di sua
maestà – Spacca - quando Latini è entrato alla sua corte. Votare per
Latini o Pugnaloni oggi commuove solo i babbei, sono entrambi appendici
di un sistema eurocratico che sta impoverendo il paese, privando di
risorse gli enti locali, imponendo patti di stabilità e tagli al
welfare. Un sistema che ha nel Pd di Renzi e nel blocco sociale di
pensionati a discreto reddito, pubblico impiego e medi risparmiatori (in
euri) lo zoccolo duro conservatore; altro che radicale cambiamento e
difesa del bene comune. A chi volete raccontarla… diciamo che tutti
hanno famiglia, che la linea va mantenuta anche quando non c’è, che i
trasformismi sono indice di duttile sensibilità, ma queste cose è più
bravo a dirle Latini e magari Spacca lo preferisce… Tanto a Fabio
vogliamo bene lo stesso, anche se non ci racconta le meraviglie di un Pd
divenuto “social” per sua intercessione; ha preso i voti per amicizia,
mica perché deve giustificarli. Anzi, lo incoraggiamo a perseverare
affinché scelte come le sue accelerino la scomparsa della sinistra
sistemica, oggi miracolata per il rotto della cuffia alle elezioni
europee: quella zavorra che da un ventennio ostacola il rilancio di un
serio movimento comunista. Per quanto ci riguarda al ballottaggio non
c’è che l’astensione.
L.U.P.O. (diversamente pasquinelliani)
Nessun commento:
Posta un commento